RISCALDAMENTO PER IL GIOCATORE DI BEACHVOLLEY

Che cos’è il RISCALDAMENTO…

Il riscaldamento, anche detto “warm up”, è una pratica preliminare ad una prestazione fisica ed è da riferirsi all’aumento della temperatura corporea di uno o due gradi.

Si può suddividere in:
1. RISCALDAMENTO PASSIVO: nel quale l’aumento della temperatura corporea è

determinato dal passaggio (per conduzione,convezione etc.) di calore dall’esterno del corpo al suo interno. Ci si propone di aumentare la temperatura corporea senza far compiere all’atleta alcun esercizio fisico e si ottiene riscaldando dall’esterno il corpo con bagni, massaggi,diatermia e docce calde.

2. RISCALDAMENTO ATTIVO: nel quale l’aumento della temperatura corporea è determinato da un aumento del metabolismo. La fonte di calore è quindi il muscolo stesso che lavora.
Il riscaldamento attivo si suddivide ulteriormente in:

Beach Volley YOUTUBERiscaldamento generale: consiste in movimenti non specifici che non coinvolgono necessariamente parti corporee che andranno poi ad essere utilizzate nell’esercizio vero e proprio che si andrà a svolgere. il suo scopo è quello di favorire un incremento della temperatura corporea eseguendo movimenti che richiedono l’uso di grandi gruppi muscolari (ginnastica, corsa o macchinari cardiovascolari)

Riscaldamento specifico: si ha un incremento della temperatura corporea eseguendo movimenti che implicano l’uso delle stesse parti del corpo che saranno utilizzate nella successiva e più intensa attività sportiva. Stimola il muscolo in modo settoriale ed è costituito da esercizi completamente uguali per intensità cinematica e dinamica al gesto di gara.

Cosa serve: ha lo scopo di preparare il corpo ai più specifici impegni previsti nella parte successiva dell’allenamento;

Un innalzamento della temperatura corporea di uno,due gradi con conseguente miglioramento dell’attività muscolare e dell’elasticità del muscolo per PREVENIRE STRAPPI, STIRAMENTI MUSCOLARI E TRAUMI ARTICOLARI grazie alla maggiore lubrificazione delle articolazioni dovuta alla maggiore secrezione del liquido sinoviali all’interno della capsula articolare.

Miglioramento dell’irrorazione sanguigna, dovuta all’aumento della frequenza cardiaca con conseguente apporto di ossigeno e quindi di energia ai muscoli AUMENTANDONE così LA CAPACITA’ DI PRESTAZIONE.
Stimolazione della produzione di sudore.

Aumento del ritmo respiratorio

Come si pratica: La pratica del riscaldamento è consigliata a tutti proprio per i benefici sopra riportati. Le modalità del suo svolgimento, l’intensità e la durata dovranno essere commisurate alle condizioni fisiche del soggetto, al suo livello di allenamento e al tipo di attività che andrà a svolgere. la fase di riscaldamento non dovrebbe durare meno di 10-15 minuti per chi non svolge spesso attività sportiva, ma dovrebbe essere più lunga per gli sportivi allenati che impiegano più tempo per attivare l’organismo. Deve inoltre tenere conto delle condizioni climatiche ed essere più lunga quando si affronta un’attività in luoghi freddi in quanto la bassa temperatura ambientale rende più lento il riscaldamento del corpo.

Nel caso di attività sportive, ad una fase di riscaldamento iniziale e generica, farà seguito un riscaldamento specifico per la disciplina che si andrà a praticare.
Una volta che l’organismo ha iniziato a riscaldarsi è possibile effettuare esercizi di STRETCHING (attivo,passivo,dinamico,statico) o a corpo libero che preparino allo sforzo muscoli, tendini e articolazioni aumentandone flessibilità e ampiezza dei movimenti.

In conclusione

Il riscaldamento, per gli atleti, è di utilità significativa, quando ben praticato ed impostato, in quanto determina un’attivazione rapida dei sistemi fisiologici e l’esecuzione altrettanto rapida e precisa dei movimenti di gara.
È, inoltre,una pratica utile anche per chi svolge attività fisica non agonistica perché permette di utilizzare il proprio organismo, in particolare i propri muscoli, con maggior efficacia ed economia, ottenendo quindi risultati migliori dalla prestazione sportiva.

“il corpo, se lo si tratta bene, può durare tutta la vita”
_ Noel Clarasò _

Riscaldamento_Beach_Volley

STRUTTURAZIONE del RISCALDAMENTO

5’ di MOBILITA’ ARTICOLARE

Mobilità articolare eseguita per ogni articolazione

– CAVIGLIE – GINOCCHIA – BACINO
– SPALLE
– COLLO

ESEGUIRE 2 ESERCIZI PER OGNI ARTICOLAZIONE (20-25 SECONDI A ESERCIZIO)

5’ di ADDOMINALI (CORE STABILITY)

Addominali dinamici e addominali statici 3-4 serie addominali dinamici
3-4 serie addominali statici
2 serie di dorsali

esempio di riscaldamento zona core
ESEGUIRE 20-25 SECONDI A SERIE (NESSUNA PAUSA TRA ESERCIZI DI ADDOMINALI, PICCOLA PAUSA TRA STATICI, DINAMICI E DORSALI)
10-12’ di CIRCUITI DI LAVORO e ANDATURE VARIE

10-12’ di riscaldamento dove si può inserire un lavoro a circuito, andature varie, e lavori specifici per il beach volley.